Scrittore italiano. Laureatosi in Medicina
all'università di Bologna, fu a lungo primario dell'ospedale psichiatrico
di Maggiano (Lucca). Nel 1930 iniziò a scrivere sul
“Selvaggio”, diretto da M. Maccari, e sull'“Italiano”,
di L. Longanesi. Nel 1934 esordì come poeta con
Poesie, seguito da
Amicizia (1939),
Veleno e amore (1942),
'44-'48 (1949),
L'asso di picche (1955); si dedicò quindi, con risultati migliori,
alla narrativa. I suoi romanzi abbinano un intenso amore per la vita al continuo
pensiero della morte e del male; tra i più importanti citiamo:
Il
figlio del farmacista (1942);
Bandiera nera (1950);
Il deserto
della Libia (1951);
La brace dei Biassoli (1956);
Il
clandestino (1962), con cui vinse il premio Strega;
Sulla spiaggia e di
là dal molo (1966);
Il perduto amore (1979);
Tre amici
(1988). Nella sua produzione letteraria compaiono anche raccolte di racconti
(
La gelosia del marinaio, 1942;
La bella degli specchi, 1979;
Zita dei fiori, 1986), opere legate alla sua attività ospedaliera
(
Le libere donne di Magliano, 1953;
Per le antiche scale, 1972;
Gli ultimi giorni di Magliano, 1982;
Il manicomio di Pechino,
1990), libri di viaggio (
Due italiani a Parigi, 1956;
Passione per
l'Italia, 1958) e una biografia di Dante (
Biondo era e bello, 1974)
(Viareggio, Lucca 1910 - Agrigento 1991).